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Mascherine e igienizzanti, scendono le vendite. Boom di tamponi fai-da-te

Farmacia Redazione DottNet | 20/06/2022 21:36

Federfarma: «Così i positivi sfuggono al monitoraggio». Il segretario nazionale di Federfarma mette in guardia sulle criticità derivanti dall'utilizzo di questi dispositivi

Tornano a salire le vendite di tamponi fai da te in farmacia. Il dato riportato da Federfarma, segnala come nonostante la caduta delle restrizioni e l'arrivo dell'estate, la preoccupazione per il Covid non sia del tutto svanita dalla mente degli italiani. L'aumento dell'acquisto di tamponi fai da te preoccupa gli esperti, in quanto rende difficile individuare i nuovi positivi, che intanto tornano a crescere in tutto il paese secondo quanto riportano i report giornalieri. 

MASCHERINE - Scendono le vendite di igienizzanti e mascherine nelle farmacie, mentre salgono quelle di tamponi fai da te, per i quali dal 13 al 19 giugno sono stati spesi un totale di 4,5 milioni di euro, pari a +17,5% rispetto alla settimana precedente. Lo rilevano i dati elaborati da IQVIA per Ansa. Sempre dal 13 al 19 giugno sono state vendute mascherine per 1,1 milioni di euro, pari a -11,2% rispetto alla settimana precedente e a -60% rispetto alla stessa settimana del 2021. Di igienizzanti ne sono stati venduti per 96.000 euro, pari a -2,8% rispetto alla settimana precedente e -52,3 % rispetto alla stessa settimana di un anno fa.

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I tampone fai-da-te sono imprecisi 

«Dopo un periodo di calo, stiamo vedendo un nuovo aumento di tamponi Covid effettuati in farmacia. Ma soprattutto uaumento molto considerevole dei test fai da te, acquistati dai cittadini ed eseguiti a domicilio ma questi non permettono di avere una reale percezione della circolazione reale del virus in questa nuova ondata determinata da Omicron» spiega il segretario nazionale di Federfarma, Roberto Tobia (nella foto). L'esperto mette in guardia anche sull'attendibilità dei risultati : «Bisogna stare molto attenti perché i test fai da te non sono attendibili come quelli eseguiti da un operatore sanitario e soprattutto non permettono di registrare ufficialmente la positività e molto meno controllo sull'isolamento di questi ultimi».  Tobia sottolinea che dopo mesi di attenzione sulla pandemia ora il clima sembra essere cambiato: «assistiamo ora una pericolosissima banalizzazione di una malattia che banale non è soprattutto a fronte del fatto che ci sono milioni di persone non vaccinate». 

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